Quando si avviano le lavorazioni presso un cantiere sono numerosi i rischi da valutare prima di procedere all’apertura del cantiere stesso. Oltre ai macchinari, anche la natura può costituire un fattore di rischio, a maggior ragione se si opera in un cantiere all’aperto: in questo caso alcuni fattori ambientali possono incidere sulla sicurezza degli operai.
Cantieri all’aperto: i rischi tra freddo e caldo
I lavori all’aperto espongono gli operai alle temperature esterne: l’assenza di ambienti al chiuso genera due importanti fattori di rischio in base alla stagione in cui si effettuano le lavorazioni. In estate è evidente il rischio legato al calore: lavorare in un ambiente caldo e afoso può costituire un importante fattore di rischio. L’eccessiva sudorazione e la sincope da caldo sono dietro all’angolo, per prevenire l’insorgere di queste problematiche è fondamentale gestire al meglio la turnazione degli operai e rivedere gli orari per le lavorazioni più pesanti al fine di evitare la fascia oraria 12:00 – 16:00 e favorire le fasi in cui il sole non è troppo cocente.
Allo stesso tempo anche in inverno la temperatura costituisce un fattore di rischio: il freddo può causare diversi disturbi qualora risultasse eccessivo, un esempio possono essere diverse malattie respiratorie che in alcuni casi possono cronicizzarsi. Lavorare troppo tempo al freddo può causare problemi articolari quindi è importante assicurarsi che le estremità non siano mai eccessivamente fredde.
Cantieri all’aperto: attenzione alla pioggia
Un altro fattore di rischio da considerare per un cantiere all’aperto è quello meteorologico. L’esposizione alle intemperie rende necessaria una valutazione costante delle condizioni climatiche al fine di evitare incidenti legati al maltempo. Un’improvvisa “bomba d’acqua” può facilmente provare allagamenti e mettere a rischio l’incolumità degli operatori: per queste situazioni è necessario predisporre un piano d’emergenza per interrompere le lavorazioni nel minor tempo possibile e realizzare spazi sicuri antiallagamento.