Prima di dare il via ad un cantiere ci sono molte scartoffie da sistemare. Ecco come si apre un cantiere edile a norma di legge
I cantieri edili sono aree di lavoro temporanee, fisse o mobili, nelle quali si costruiscono opere pubbliche o private. L’apertura di un cantiere edile comporta adempimenti fiscali e normativi, l’obbligo di ottenere, conservare e esporre precise documentazioni e l’obbligo di comunicare con gli enti competenti.
Vediamo insieme come si apre un cantiere edile.
Cosa fare prima di aprire un cantiere edile
Cosa e a quale ente va comunicata l’apertura di un cantiere edile e quali sono gli adempimenti fiscali per far sì che sia tutto in regola?
La Comunicazione di Apertura Generica
Quando si è in fase di apertura di un cantiere edile, secondo l’articolo 35, comma 3 del DPR 633/1972, il contribuente deve comunicare all’Agenzia delle Entrate la denuncia dell’apertura del cantiere per via telematica entro 30 giorni, indicando i luoghi in cui si comincerà l’attività.
La Comunicazione di Apertura all’ufficio IVA
Se un cantiere avrà una durata superiore ai tre mesi, la circolare n. 98 del 17/05/2000 del Ministero delle finanze obbliga la comunicazione dell’apertura di nuovi cantieri all’ufficio IVA, così da rendere noti i luoghi in cui si svolgerà l’attività.
La Comunicazione di Apertura all’INAIL
Se il cantiere ha un ufficio vendite o un ufficio amministrativo, la Camera di Commercio richiede l’apertura di unità locali presso il Registro delle Imprese. Il datore di lavoro è obbligato a denunciare l’apertura di cantieri edili all’INAIL, ma può esserne esentato, solo previa domanda, se il cantiere duri meno di 15 giorni e abbia non più di 5 dipendenti.
Gli adempimenti fiscali per un cantiere edile
Non è certo finita qui. Per aprire un cantiere edile bisogna anche rispettare precisi adempimenti fiscali. Ecco quali sono:
Tassa di occupazione del suolo pubblico
A meno che non siano lavori da realizzare per conto dello Stato o del Comune, tutte le occupazioni di suolo pubblico da parte di un cantiere edile sono soggette ad una tassa. Per occupazioni permanenti, che non durano meno di un anno, i soggetti devono presentare alla provincia la denuncia di inizio lavori e pagare la tassa di occupazione per l’intero anno di rilascio. Per le occupazioni temporanee, invece, non c’è obbligo di denuncia che è assolto con il pagamento della tassa e la compilazione di un modulo di versamento.
Il canone di abbonamento per l’energia elettrica
Solitamente, nei cantieri edili vengono utilizzati gruppi elettrogeni mobili che non presentano un misuratore per l’energia prodotta e consumata. Le imposte vengono, quindi, calcolate dall’Ufficio della Dogana competente del territorio in modo forfettario, sulla base della potenza e delle ore di utilizzo che vengono dichiarate nella denuncia. Tutte le imposte vengono pagate in unica soluzione con il canone d’abbonamento. Non sono inclusi nella tassazione i consumi di gruppi elettrogeni inferiori a 1kW.