La gru è uno dei macchinari più utilizzati in un cantiere edile, ma bisogna essere molto attenti ad usarla quando c’è molto vento. Scopriamone di più.
La gru è uno strumento indispensabile in un cantiere, soprattutto per il sollevamento e il trasporto di carichi molto pesanti come il cemento, il legno, i mattoni o altri materiali ingombranti. Questo mezzo irrinunciabile, però, può diventare molto pericoloso se non usato in maniera corretta o se usato quando c’è molto vento, che potrebbe influenzare fortemente l’installazione e l’operatività della gru.
Vediamo come ci si comporta quando si deve affrontare questa situazione di gru e vento.
Valutazioni del Coordinatore nel caso di gru e vento
Il coordinatore di sicurezza del cantiere deve analizzare il fattore vento con la dovuta attenzione in sede di progettazione, deve quindi analizzare le caratteristiche ambientali dell’area circostante al cantiere, prima che sia adibito, ed evidenziare tutti i rischi nel Piano di Sicurezza.
Ecco i compiti del coordinatore della sicurezza:
- valutare attentamente lo stato dell’area in cui sarà allestito il cantiere;
- analizzare l’incidenza del vento;
- valutare l’incidenza del vento rispetto alle interferenze ambientali come le linee elettriche ed eventuali edifici;
- evidenziare gli eventuali rischi del vento nel Piano di Sicurezza e Coordinamento;
- richiedere la necessità di sistemi di rilevamento da posizionare sulla gru in caso di vento;
- ordinare di installare l’anemometro sulle gru nel caso ci sia rischio ambientale.
Cosa fare in caso di vento forte
Il vento forte può essere un potenziale pericolo per i lavori che prevedono l’uso di piattaforme di lavoro elevabili e gru. Per questo motivo, prima che la velocità del vento raggiunga un livello critico, bisogna correre ai ripari e non rischiare che la gru si ribalti, che il suo cestello si rovesci insieme al materiale che conteneva, che il braccio urti alberi o fili elettrici oscillando a causa del vento.
L’operatore, in caso di pericolo causato dal vento, deve attenersi alle regole della targa identificativa del mezzo, poiché su di essa è riportata la velocità massima in m/s consentita per l’utilizzo della piattaforma elevabile. Inoltre, ogni macchinario è fornito il libretto d’uso e manutenzione che riporta precisamente le modalità di utilizzo e le prassi operative.
Alcuni macchinari, poi, dispongono di sistemi di emergenza che bloccano tutte le operazioni in caso di pericolo.
In generale, comunque, la gru deve essere posta fuori servizio quando a causa del vento, o di qualsiasi altro fenomeno atmosferico, quando gli operatori ritengono di non poter controllare il mezzo in sicurezza.
Bisogna, inoltre, sospendere le attività quando viene raggiunta la velocità del vento stabilita dal fabbricante o, comunque, a velocità uguali o maggiori di 72 km/h. L’instabilità causata dal vento dipende anche dalla superficie del carico sollevato, dal suo peso e dalla lunghezza del braccio elevabile della gru. In caso di cessata attività, quest’ultimo deve essere lasciato libero di ruotare nella direzione del vento, senza il freno di rotazione inserito.
La Scala di Beaufort
Ma come può essere misurata la velocità del vento? Solitamente, si misura con:
- l’anemometro: uno strumento di misura fisso o portatile presente su quasi tutte le piattaforme elevabili che superano i 30 metri e sulle gru, tranne quelle automontanti che arrivano ad un’altezza inferiore di 30 metri.
- la scala di Beaufort: una scala che va da 0 a 12 che valuta l’effetto dei fenomeni sulla natura rispetto all’ambiente circostante. Ovviamente, il risultato è un dato meno preciso dell’anemometro.
Ecco in cosa consiste la Scala di Beaufort:
FORZA | Termine descrittivo | Velocità del vento in Km/h | Velocità del vento in m/h | Effetto sull’ambiente |
0 | Calma | < 1 | 0 – 0,2 | Il fumo sale verticalmente |
1 | Bava di vento | 01 – 05 | 0,3 – 1,5 | Movimento del vento visibile dal fumo |
2 | Brezza leggera | 06 – 11 | 1,6 – 3,3 | Le foglie frusciano |
3 | Brezza tesa | 12 – 19 | 3,4 – 5,4 | Foglie e rami più piccoli in movimento costante |
4 | Vento moderato | 20 – 28 | 5,5 – 7,9 | Sollevamento di polvere e carta. I rami sono agitati |
5 | Vento teso | 29 – 38 | 8,0 – 10,7 | Oscillano gli arbusti con foglie. Si formano piccole onde nelle acque interne |
6 | Vento fresco | 39 – 49 | 10,8 – 13,8 | Movimento di grossi rami. Difficoltà ad usare l’ombrello |
7 | Vento forte | 50 – 61 | 13,9 – 17,1 | Interi alberi agitati. Difficoltà a camminare contro vento |
8 | Burrasca | 62 – 74 | 17,2 – 20,7 | Ramoscelli strappati dagli alberi. Generalmente è impossibile camminare contro vento |
9 | Burrasca forte | 75 – 88 | 20,8 – 24,4 | Leggeri danni alle strutture (camini e tegole asportati) |
10 | Tempesta | 89 – 102 | 24,5 – 28,4 | (Rara in terraferma). Sradicamento di alberi. Considerevoli danni strutturali |
11 | Tempesta violenta | 103 – 117 | 28,5 – 32,6 | Vasti danni strutturali |
12 | Uragano | oltre 118 | > 32,7 | Danni ingenti ed estesi alle strutture |