Il settore edile è vastissimo e abbraccia molti ambiti. Quali sono i suoi rami e quanti tipi di edilizia esistono?
Ogni edificio o grande opera che vediamo è il risultato di un processo edilizio, ossia tutta la sequenza di operazioni che servono per progettare, creare, realizzare e mantenere una costruzione. Le fasi principali di questo processo sono: la Progettazione, la Costruzione, la Gestione e Manutenzione
Cos’è l’edilizia?
La parola edilizia raggruppa le tecniche e le conoscenze che servono a progettare e realizzare una costruzione o un edificio. Ma anche quelle che servono a modificarlo, ripararlo o demolirlo. È un’attività tecnica che ha a che vedere con il processo produttivo ed è una componente distinta del processo architettonico.
I settori dell’edilizia
L’edilizia si divide in vari settori (o mestieri) in base a lavorazioni che richiedono competenze specifiche. Le imprese edili e il proprio personale, solitamente, sono specializzate in uno solo di questi settori, altrimenti le competenze da acquisire sarebbero davvero troppe
Questi settori sono a loro volta divisi in due macrocategorie: l’edilizia leggera e l’edilizia pesante.
Edilizia pesante
Fanno parte dell’edilizia pesante:
- demolizioni
- scavi
- movimento terra
- fondazioni
- murature, tramezzature, tamponature e rasature
- strutture in cemento armato e fondazioni
- pavimentazioni e rivestimenti in ceramica e materiali lapidei naturali o artificiali
Edilizia leggera
Fanno parte, invece, dell’edilizia leggera:
- pitture, vernici, decorativi, tappezzeria, carte da parati
- impermeabilizzazioni e isolamenti
- superfici orizzontali e verticali in resina
- tramezzi, murature ed elementi decorativi in cartongesso
- strutture a secco in acciaio e in legno
Ci sono, poi, le cosiddette opere collaterali di edilizia che riguardano il campo delle opere in ferro, acciaio e alluminio, opere in vetro, idraulica, elettricità, impiantistica, lavorazione marmi, falegnameria e architettura d’interni.