Sappiamo tutti che lavorare a contatto con l’amianto può essere molto pericoloso per la salute, ecco perché bisogna sapere tutto il necessario per proteggersi
Quello dell’amianto è un tema che non è così superato. Ancora oggi è importante parlarne per la salute di tutti i lavoratori che rischiano di venirne in contatto. Il 75% dei decessi dovuti all’amianto riguarda i settori della falegnameria, dell’edilizia, delle installazioni elettriche e quello della costruzione di macchinari.
Cosa c’è da sapere sull’amianto e come fare per proteggersi?
Cos’è l’amianto?
L’amianto, conosciuto anche come asbesto, è un minerale, più precisamente un silicato, con una struttura fibrosa. È composto dalle famiglie del serpentino e degli anfiboli. L’amianto è presente anche in natura e si estrae dalla roccia madre dopo la macinazione e l’arricchimento che si svolgono in miniere a cielo aperto.
È stato molto utilizzato fin da tempi remoti, almeno fino alla fine degli anni ’80, per la sua resistenza al calore e al fuoco. L’amianto può essere impiegato in più di 3000 modi diversi e principalmente era adoperato in prodotti per l’isolamento termico, rivestimenti di pavimenti e per il cemento-amianto.
Quali sono i rischi per la salute a causa dell’amianto
Sappiamo tutti che respirare fibre di amianto liberate o venirne a contatto può essere seriamente pericoloso, soprattutto se succede durante lavori di ristrutturazione, così da nuocere a operai e abitanti.
La presenza di polvere di amianto nell’aria, anche in piccole concentrazioni, può avere effetti cancerogeni e determinare diverse malattie come:
- Placche pleuriche
- Asbestosi
- Carcinoma polmonare, laringeo o ovarico
- Mesotelioma della pleura, del pericardio, del peritoneo, della tunica vaginale o del testicolo
I tumori soprattutto sono caratterizzati da un intervallo di tempo variabile fra l’inizio dell’esposizione e la comparsa della malattia. Il pericolo è proporzionale alla quantità e alla tipologia di fibre di amianto inalate, oltre alla predisposizione a questo tipo di malattie.
L’amianto è sempre pericoloso?
La sola presenza dell’amianto in un edificio, o di manufatti in cemento-amianto, non è necessariamente pericolosa per la salute di persone o per l’ambiente. Il rischio c’è solo quando i materiali rilasciano fibre inalabili a causa della perdita di compattezza del manufatto in amianto. Questo succede quando viene manipolato in seguito a ristrutturazioni, lavorato o quando è esposto a vibrazioni, correnti d’aria, infiltrazioni e esposizione agli agenti atmosferici per troppo tempo. Se il materiale è in buone condizioni è difficile che possa essere pericoloso.
Non esiste un tempo di esposizione minima per ammalarsi di una patologia legata al contatto con l’amianto. Può bastarne anche una breve. Ovviamente, i luoghi più pericolosi, dove si può essere più facilmente esposti all’amianto, sono i cantieri navali, l’industria del cemento, l’industria dei rotabili ferroviari e i cantieri edili.
Amianto: come lavorare in sicurezza
In Italia esiste una legge, la 257 del 27 marzo del 1992 che bandisce l’amianto, “Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto”. Questa legge prevede la dismissione della produzione e del commercio dell’amianto, la cessazione dell’estrazione e dell’importazione e esportazione, e la cessazione dell’utilizzo dell’amianto e dei prodotti che lo contengono. Inoltre, la legge precede la realizzazione di misure di decontaminazione e di bonifica per le aree in cui è presente amianto e lo studio riguardo all’individuazione di materiali sostitutivi.
Quindi, dal 1992 l’amianto non è più utilizzato, ma i rischi rimangono in caso di lavori di ristrutturazioni per edifici e opere che risalgono a prima di quella data. La grande quantità di amianto utilizzata nell’edilizia prima del divieto fa in modo che anche oggi i lavoratori ne possano entrare in contatto e bisogna, quindi, lavorare con prudenza.
È previsto, infatti, che quando si tratta di lavorare su edifici costruiti prima del 1992 si faccia una verifica preventiva che accerti la presenza o meno di amianto. Se trovato, è necessario che i lavori siano affidati a ditte riconosciute e specializzate in bonifiche da amianto.
I datori di lavoro, comunque, sono obbligati a fornire a tutti gli operai:
- La sorveglianza sanitaria
- L’informazione sui rischi della salute se esposti ad amianto
- Le tecniche di esecuzione di lavori in presenza di amianto
- Le informazioni sul corretto funzionamento dei macchinari
- Le protezioni di sicurezza individuali