In un cantiere edile lavorano, quotidianamente, diverse figure professionali, tutte esposte a vari rischi mentre svolgono il proprio lavoro. Uno tra questi è il rischio rumore.
Il rumore è una delle cause d’inquinamento ambientale (inquinamento acustico) e ha assunto livelli preoccupanti soprattutto per i lavoratori dell’industria dell’artigianato e, ovviamente, dell’edilizia. Sono molte, infatti, in questi ambiti le cause che generano rumore e sono molto frequenti le situazioni in cui si manifesta con pericolosità. Non a caso, la prolungata esposizione ai rumori durante il lavoro, rappresenta da solo il 40% delle malattie professionali, secondo i dati dell’INAIL.
Officine Giuliano ha a cuore questo tipo di problema e offre a noleggio macchinari che rispettano le normative dell’inquinamento acustico sul luogo di lavoro. Osserviamo insieme questo fenomeno.
Rischio rumore: cosa dice il Decreto Legislativo 81/2008
La valutazione del rischio rumore, negli ambienti di lavoro, è trattata nel del D.lgs 81/08 all’interno dei rischi da agenti fisici. Il Decreto Legislativo 81/2008 prevede misure per la tutela della salute del lavoratore contro il rischio rumore, prescrive alcune norme da rispettare e obbliga il datore di lavoro a effettuare misurazioni del rumore nell’ambiente di lavoro tramite un tecnico munito di fonometro.
Questo Decreto prevede valori inferiori e superiori d’azione del rumore e i valori limiti di esposizione. Il superamento di tali valori determina l’attivazione di differenti misure di prevenzione e protezione.
I valori d’azione si dividono in:
- Valori inferiori d’azione: LEX = 80 dB(A) e ppeak = 135 dB(C)
- Valori superiori d’azione: LEX = 85 dB(A) e ppeak = 137 dB(C)
Mentre i valori limite d’esposizione sono: LEX = 87 dB(A) e ppeak = 140 dB(C). Questi ultimi valori non devono mai essere superati ma possono essere rispettati grazie all’uso, da parte del lavoratore, di DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) che attenuano il rumore.
Il Decreto Legislativo 81/08 stabilisce anche che l’emissione sonora delle attrezzature da lavoro può essere stimata in fase preventiva facendo riferimento a livelli di rumore standard individuati da studi e misurazioni. Quindi, già prima che i lavori comincino, il datore di lavoro può già conoscere i valori di emissione e ridurre i rischi al minimo. Le misurazioni possono essere fatte seguendo i riferimenti delle banche dati dell’ISPESL e sulla base di una stima fondata sulle informazioni relative al livello di emissione delle attrezzature di lavoro utilizzate, fornite dai fabbricanti. Oppure tramite una misurazione con fonometro professionale che rilevano i livelli di Decibel prodotti in otto ore lavorative, indicando anche il picco di rumore.
Il datore di lavoro ha l’obbligo di rispettare i valori limite, tenendo anche conto dei DPI e la misurazione del rischio rumore deve essere compiuta ogni quattro anni e aggiornata quando avvengono cambiamenti che rendono obsoleti i dati registrati in precedenza.
Il Decreto Legislativo 81/08, ovviamente, ha delle regole anche per i lavoratori e non solo per il datore:
- Il lavoratore non deve compiere manovre che non gli competono di propria iniziativa che possono compromettere la sicurezza e la protezione dal rischio rumore.
- Deve usare in modo appropriato i dispositivi di sicurezza.
- Non deve rimuovere o modificare, senza autorizzazione, i dispositivi di sicurezza.
- Osservare sempre le regole impartite dal datore di lavoro riguardo alla protezione e alla sicurezza.
- Segnalare sempre eventuali difetti dei dispositivi di sicurezza o pericoli per la sicurezza
Rischio rumore: effetti sulla salute
Il rumore causa danni all’udito, più o meno gravi a seconda dell’esposizione e dall’intensità, ma può provocare anche altri disturbi come stress, stordimento, mal di testa, irritabilità, insonnia e aumento della pressione sanguigna. I traumi all’udito non vanno sottovalutati poiché, se ci si espone ancora ad un rumore elevato, si potrebbero creare danni all’orecchio definitivi e irreversibili. L’effetto più è quello della progressiva riduzione dell’udito, detta ipoacusia da rumore.
Per prevenire i danni del rischio rumore è importante:
- Adottare dispositivi di protezione individuale per l’udito efficienti
- Formazione ai lavoratori sul corretto uso dei DPI e sulla nocività del rumore
- Acquistare macchine meno rumorose e realizzare una manutenzione periodica
- Ubicare le macchine più rumorose in ambienti esterni
- Adottare procedure di lavoro meno rumorose riducendo il rumore attraverso sistemi organizzativi del lavoro
- Ridurre l’esposizione indiretta dei lavoratori al rumore evitando che lavorino vicino macchine rumorose senza motivo