In base al decreto legge 81/08, tutti i lavoratori che utilizzano macchinari da cantiere devono essere in possesso di una patente specifica per escavatori, compresi i miniescavatori, strumenti indispensabili nel settore edile.
Patente per miniescavatori: obblighi e normativa: saper guidare un miniescavatore non basta, occorre infatti una patente apposita. La circolare del 22 Febbraio 2013 n° 4857 stabilisce quali sono le procedure atte alla formazione e alla conseguente abilitazione del personale alla guida di escavatori di ogni tipologia. I corsi servono quindi ad abilitare gli operatori che utilizzano queste attrezzature da cantiere in specifiche sedi. In caso di superamento dell’esame, si potrà rilasciare la relativa patente.
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Cosa serve per guidare un miniescavatore
I miniescavatori, macchine flessibili per il movimento terra sono, sono meno pesanti rispetto ai grandi escavatori cingolati e rinforzati. Si caratterizzano per la presenza di un piccolo abitacolo di guida e un grosso braccio scavatore flessibile, in grado di garantire un movimento terra maneggevole in spazi cittadini piccoli e con terreni che non possono supportare grandi pesi. Macchinari di grande utilità molto diffusi tra le aziende del settore edilizio: per questo motivo è molto importante ottenere un patentino che ne certifichi la qualità di guida, una competenza fondamentale da inserire anche nel proprio curriculum.
Pertanto, esiste l’obbligo del Patentino per guidare un miniescavatore? La normativa attuale relativa all’Accordo Stato Regioni del 22/02/2012, afferma che il Patentino è obbligatorio per gli escavatori che hanno una massa operativa superiore ai 6.000 kg. (60 quintali). Il miniescavatore, avendo una una massa ridotta, non rientra in questa categoria, ma le imprese impongono comunque l’obbligo di averlo. Dal 12 marzo 2012, infatti, è entrato in vigore un accordo tra governo e regioni che istituisce l’abilitazione per chi utilizza mezzi meccanici, siano essi lavoratori autonomi o dipendenti. L’accordo è nato proprio dal bisogno di stabilire regole e controlli più severi sui lavoratori alla guida di macchine scavatrici e mezzi pesanti da lavoro e quindi anche per i miniescavatori, limitando i danni che questi mezzi potrebbero causare, se non utilizzati correttamente.
All’interno della circolare del 22 febbraio 2013 numero 4857 si trova anche la distinzione tra macchine agricole operatrici e macchine operatrici: i miniescavatori fanno parte delle macchine operatrici che, per essere guidate, necessitano di una patente A1 conseguibile all’età di 16 anni e che può essere anche usata per mezzi con larghezza massima 1,60 metri, lunghezza massima 4 metri, altezza massima 2,50 metri, peso massimo 2,50 tonnellate in base agli assi semimovimenti. L’abilitazione professionale alla guida dei miniescavatori segue la disciplina del “Decreto del Fare”, legge Agosto 2013, in base alla quale i lavoratori devono seguire un corso di formazione, mentre per i guidatori con esperienza di miniescavatori diventa obbligatorio seguire dei corsi di aggiornamento professionale che rilasciano un attestato di competenza.
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Le regole per imprese e lavoratori
Sebbene si riesca a guidare il miniescavatore con maggiore facilità rispetto a macchinari più grossi e pesanti, la legge impone comunque il conseguimento di una specifica patente, che qualificherà l’operatore all’utilizzo dei mezzi per lavori edili di ogni tipo, dimensione e durata. Le imprese, infatti, hanno l’obbligo, per legge, di formare i propri lavoratori per operare in totale sicurezza. Grazie alla patente per escavatore certificato, infatti, il lavoro diventa più semplice e meno rischioso anche per i macchinari più piccoli. Di seguito, alcune situazioni di pericolo che potrebbero verificarsi e che devono essere prevenuti attraverso il rilascio della specifica patente:
- ribaltamento o rovesciamento con conseguente infortunio dell’operatore o di altre persone;
- caduta di materiale, di scivolamento del mezzo durante il movimento, danneggiamento dovuto al contatto con altri
- oggetti pericolosi come tubazioni idriche o linee elettriche;
- manutenzione negligente e uso scorretto della macchina;
- possibilità di urto con altri mezzi dovuto alla cattiva gestione o all’incapacità dell’operatore di valutare correttamente lo
- spazio a disposizione;
- sprofondamento durante lo scavo e rischio di caduta dell’operatore.
Il datore di lavoro deve quindi obbligatoriamente far seguire ai propri dipendenti i corsi per la patente di escavatorista, affinché si possa certificare la sua professione e rendere il suo lavoro sicuro. In caso contrario, la pena è una sanzione amministrativa e il sequestro dei mezzi.
Come conseguire la patente da escavatorista
Per ottenere la patente di escavatorista, occorre frequentare un corso in cui vengono illustrate le regole di base per la guida di qualunque tipo di escavatore cingolato. I corsi professionali sono suddivisi in una parte teorica con 4 ore di lezione, e in un addestramento pratico di 16 ore. In seguito, il candidato dovrà affrontare un esame.
Se verrà superato, al candidato verrà rilasciata la patente di escavatorista specifica per la categoria da lui scelta. Ogni singola patente possiede un codice mediante cui è possibile verificare, tramite l’uso di banche dati telematiche, la validità e la durata dell’attestato, quest’ultima di norma ha una durata di 5 anni, al termine della quale sarà necessario seguire un corso di aggiornamento della durata di 4 ore, con il quale si andrà a rinnovare la durata della licenza.
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